Che cos’è una RSSA e come funziona l’assistenza agli anziani

di Claudia
18/12/2025 - 08:33
Operatore socio-sanitario che assiste un’anziana durante le attività quotidiane in una RSSA.

Quando si inizia a studiare per diventare Operatore Socio-Sanitario (OSS), una delle prime realtà con cui ci si confronta è quella delle strutture residenziali per anziani e persone fragili. Tra queste, le RSSA (Residenze Socio-Sanitarie Assistenziali) rivestono un ruolo fondamentale nel sistema socio-sanitario italiano. Non sono semplici “case di riposo”, ma luoghi complessi dove si intrecciano assistenza sanitaria, cura quotidiana e relazioni sociali.

Per chi si prepara a lavorare in questo settore, conoscere bene la struttura, le funzioni e i professionisti coinvolti in una RSSA è essenziale. In questo articolo esploreremo in modo chiaro e didattico che cosa sono, chi vi accede, come sono organizzate e quali attività si svolgono.

Cos’è una RSSA e a chi è rivolta

Un’RSSA è una Residenza Socio Sanitaria Assistenziale, una struttura che accoglie persone anziane non autosufficienti o con disabilità che necessitano di assistenza continuativa, sia sanitaria che sociale.
È una via di mezzo tra una RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) e una comunità alloggio, con un’attenzione particolare agli aspetti riabilitativi, sociali e relazionali, oltre che sanitari.

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Chi può entrare in una RSSA

Gli ospiti delle RSSA sono generalmente:

  • anziani non autosufficienti, che non riescono a gestire da soli le attività quotidiane;
  • persone affette da malattie croniche o degenerative (ad esempio Parkinson, Alzheimer, demenze senili);
  • individui con disabilità fisiche o cognitive;
  • pazienti che hanno superato una fase acuta di malattia e necessitano di riabilitazione e sostegno.

È importante per un OSS comprendere che ogni ospite porta con sé una storia, una malattia e un livello diverso di autonomia. Questo significa che l’assistenza deve sempre essere personalizzata.

Com’è strutturata una RSSA

Le RSSA offrono una gamma integrata di servizi:

  • assistenza medico-infermieristica h24;
  • attività di animazione e socializzazione;
  • supporto psicologico;
  • fisioterapia e riabilitazione;
  • servizio di ristorazione e lavanderia;
  • assistenza spirituale (quando richiesta).

Assistenza medico-infermieristica h24

L’assistenza medico-infermieristica h24 rappresenta uno dei pilastri fondamentali delle strutture socio-sanitarie come RSA e RSSA. Garantire la presenza continua di personale sanitario qualificato, sia di giorno che di notte, significa assicurare cura, sicurezza e tempestività di intervento a persone fragili o non autosufficienti.
Questa forma di assistenza continua consente di monitorare costantemente lo stato di salute degli ospiti, di intervenire in caso di emergenza e di gestire le terapie e le procedure assistenziali in modo accurato.
Non si tratta solo di un servizio sanitario, ma di una vera e propria rete di protezione, dove medici, infermieri e operatori socio-sanitari collaborano per garantire il benessere fisico e psicologico di ogni persona assistita, nel rispetto della dignità e dei bisogni individuali. Vediamo nel dettaglio i protagonisti dell’RSSA:

Medici e infermieri

  • I medici si occupano della valutazione clinica, della prescrizione delle terapie e del monitoraggio delle condizioni di salute;
  • Gli infermieri somministrano i farmaci, controllano i parametri vitali e gestiscono le medicazioni;
  • Gli OSS sono il punto di riferimento quotidiano per gli ospiti. Le loro mansioni comprendono:
    • igiene personale;
    • aiuto nell’alimentazione;
    • supporto alla mobilizzazione (spostamenti, posture, utilizzo ausili);
    • compagnia e sostegno relazionale.

L’OSS è spesso la figura che trascorre più tempo con l’ospite, costruendo un rapporto di fiducia fondamentale.

Attività di animazione e socializzazione

All’interno di una RSSA, le attività di animazione e socializzazione rappresentano un pilastro fondamentale del benessere globale della persona assistita.
Non si tratta semplicemente di momenti ricreativi, ma di interventi mirati che hanno l’obiettivo di mantenere e potenziare le capacità cognitive, relazionali ed emotive di ogni ospite, favorendo la partecipazione e l’inclusione.

Queste attività vengono progettate e coordinate dagli educatori professionali, figure specializzate nella promozione del benessere psicologico e sociale. Gli educatori, insieme all’OSS, ideano laboratori creativi, giochi di gruppo, musicoterapia, lettura condivisa e attività manuali, calibrandole in base alle abilità e ai bisogni di ciascun ospite. Questa collaborazione tra educatori e OSS è essenziale per creare un ambiente sereno, stimolante e inclusivo, dove ogni persona si sente valorizzata e parte di una comunità.

Supporto psicologico in RSSA

In strutture come RSA, RSSA o centri di riabilitazione, il supporto psicologico non è un intervento accessorio, ma parte integrante del percorso assistenziale. Contribuisce a ridurre ansia, paura e solitudine, migliorando la qualità di vita e favorendo una maggiore aderenza ai trattamenti terapeutici.

Anche la figura dell’OSS gioca un ruolo importante: attraverso la relazione empatica, l’osservazione e la comunicazione quotidiana, può rilevare segnali di disagio e contribuire a creare un clima sereno, accogliente e di fiducia reciproca. Le figure professionali in questo contesto sono:

  • Gli psicologi offrono supporto emotivo agli ospiti e alle famiglie;
  • Gli assistenti sociali si occupano delle pratiche amministrative e del collegamento con i servizi territoriali.

Fisioterapia e riabilitazione

L’obiettivo principale, della fisioterapia e della riabilitazione, è ristabilire le funzioni motorie, cognitive e sociali compromesse da malattie, traumi o interventi chirurgici, migliorando la qualità della vita e favorendo il ritorno alla quotidianità.

All’interno dei servizi di fisioterapia e riabilitazione operano vari professionisti, ciascuno con un ruolo specifico:

  • Fisioterapista: è il professionista sanitario che valuta, pianifica e attua il trattamento riabilitativo, utilizzando esercizi terapeutici, tecniche manuali e strumenti specifici;
  • Medico fisiatra: è il medico specialista in medicina fisica e riabilitativa; coordina il percorso terapeutico e definisce gli obiettivi clinici;
  • Terapista occupazionale: aiuta la persona a recuperare l’autonomia nelle attività quotidiane (mangiare, vestirsi, muoversi, comunicare);
  • Logopedista: interviene nei disturbi della comunicazione, della deglutizione e del linguaggio;
  • Psicologo o neuropsicologo: supporta l’adattamento emotivo e cognitivo del paziente durante il percorso riabilitativo;
  • OSS (Operatore Socio Sanitario): affianca il paziente nelle attività quotidiane e collabora con l’équipe nella mobilizzazione, nell’igiene e nel sostegno motivazionale.

Servizio di ristorazione e lavanderia

Il servizio di ristorazione è pensato per offrire un’alimentazione equilibrata, rispettando le diete personalizzate, le abitudini alimentari e le eventuali difficoltà di deglutizione o intolleranze. Parallelamente, il servizio di lavanderiacontribuisce a creare un ambiente ordinato e accogliente, garantendo la cura e l’igiene del vestiario e della biancheria personale, aspetti che incidono fortemente sul senso di benessere e autostima dell’ospite.

Insieme, questi due servizi concorrono a mantenere un alto standard di qualità assistenziale, favorendo il rispetto della persona e la sua quotidianità in un contesto comunitario.

L’OSS, nel servizio di ristorazione, interviene nella fase assistenziale, cioè:

  • aiuta gli ospiti durante i pasti, soprattutto chi ha difficoltà motorie o cognitive;
  • assicura che vengano rispettate le diete prescritte (ad esempio: pasto frullato, dieta iposodica, disfagia, ecc.);
  • predispone i tavoli e il materiale necessario (tovaglioli, posate, stoviglie);
  • favorisce un clima sereno e relazionale durante il momento del pasto;
  • rileva eventuali problemi (perdita di appetito, nausea, difficoltà di deglutizione) e li segnala all’infermiere o al personale sanitario.

Differenza fra RSSA ed RSA

Pur essendo entrambe strutture residenziali per anziani o persone non autosufficienti, la RSA si concentra soprattutto sull’assistenza sanitaria e riabilitativa, garantendo cure mediche continue e interventi infermieristici specializzati [se vuoi approfondire l’argomento, c’è un articolo dedicato, clicca qui]. La RSSA, invece, integra l’assistenza sanitaria con un forte supporto sociale e relazionale, ponendo attenzione non solo alla cura della salute, ma anche alla qualità della vita, alla socializzazione e al benessere quotidiano degli ospiti.

Le RSSA rappresentano una realtà fondamentale nel panorama dell’assistenza socio-sanitaria, offrendo accoglienza, sicurezza e cura a persone anziane o con disabilità che necessitano di supporto continuativo.
Ogni servizio, dal sostegno sanitario e infermieristico alle attività di socializzazione, fino ai servizi di ristorazione e lavanderia, concorre a garantire qualità della vita, dignità e benessere degli ospiti.

In questo contesto, il ruolo dell’OSS è centrale: attraverso assistenza diretta, osservazione e supporto quotidiano, l’operatore contribuisce in maniera concreta a rendere la residenza un luogo sicuro, confortevole e attento ai bisogni individuali di ciascun ospite.

Le RSSA, quindi, non sono soltanto strutture abitative, ma vere e proprie comunità protette, dove professionalità, cura e attenzione alle persone si integrano per creare un ambiente umanamente ricco e accogliente.


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