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Gli operatori socio-sanitari (OSS) delle cooperative che lavorano presso gli ospedali e i presidi territoriali dell’ASL Napoli 1 Centro sono tornati a manifestare davanti alla sede della Regione Campania. La loro protesta è contro i licenziamenti previsti per metà settembre, che potrebbero lasciare senza lavoro circa 250 lavoratori, molti dei quali con un’esperienza alle spalle e in età avanzata.
La decisione dell’ASL di procedere con nuove assunzioni attraverso concorsi pubblici, anziché assorbire il personale già in servizio, ha scatenato l’indignazione dei lavoratori e dei sindacati. Vincenzo Migliore, rappresentante del Terzo settore della Cisl Fp Napoli, ha sottolineato l’importanza di trovare una soluzione che permetta agli OSS di continuare a lavorare all’interno del sistema sanitario regionale, come previsto dalle normative nazionali.
I lavoratori chiedono alla Regione di rispettare gli impegni presi, che prevedevano il trasferimento del personale sostituito nei presidi ospedalieri verso i servizi di assistenza domiciliare. Tuttavia, nonostante le promesse, questa soluzione non è stata ancora attuata, lasciando i lavoratori in un limbo di incertezza.
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La situazione è aggravata dal fatto che molti di questi operatori hanno affrontato situazioni estremamente difficili durante l’emergenza Covid-19, dimostrando una professionalità e un impegno che ora rischiano di essere vanificati. La lotta degli OSS è destinata a continuare, con ulteriori azioni di protesta già programmate nei prossimi giorni, mentre cresce la pressione sulla Regione Campania per intervenire e trovare una soluzione equa.
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