Seguici sui social
Dal 18 dicembre entra in vigore una novità che promette di cambiare la quotidianità di milioni di lavoratori e di alleggerire il carico sugli ambulatori: il certificato di malattia potrà essere rilasciato anche tramite televisita. Non sarà però un cambiamento immediato né automatico. E capire tempi e limiti è fondamentale per evitare false aspettative.
La misura è contenuta nel disegno di legge sulle semplificazioni, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Un provvedimento che parla di sanità, lavoro e burocrazia, e che tocca da vicino chi si ammala, chi cura e chi assiste.
Meno file e spostamenti, soprattutto quando si sta male
Oggi, per ottenere un certificato di malattia, il lavoratore deve recarsi fisicamente dal medico oppure richiedere una visita domiciliare. Una procedura che, nella pratica, significa spesso uscire di casa anche con febbre alta, dolori, infezioni o condizioni che renderebbero opportuno restare a letto.
Pubblicità
Con la nuova norma, invece, la certificazione potrà avvenire a distanza, attraverso strumenti di telemedicina. Una possibilità che ha un impatto concreto soprattutto per:
- lavoratori fragili o con patologie croniche
- persone che vivono sole o hanno difficoltà motorie
- caregiver che devono gestire figli o familiari malati
- ambulatori già sovraccarichi di richieste burocratiche
Non a caso esulta la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), che da tempo chiedeva una soluzione per ridurre quello che definisce un “eccessivo carico burocratico” sugli studi medici.
Attenzione però: non parte tutto subito
Il punto chiave è questo: dal 18 dicembre la legge entra in vigore, ma la televisita per il certificato di malattia non sarà immediatamente operativa.
L’articolo 58 del provvedimento stabilisce che la certificazione da remoto è equiparata a quella in presenza, ma demanda a un passaggio successivo la sua applicazione concreta. Servirà infatti un accordo in Conferenza Stato-Regioni, su proposta del ministro della Salute, per definire in quali casi e con quali modalità si potrà ricorrere alla telecertificazione.
Fino a quel momento, chiarisce la Fimmg, restano valide le regole attuali: il medico deve accertare di persona le condizioni del paziente. Non è indicata una scadenza precisa per questo passaggio, ma i medici promettono un monitoraggio costante, facendo leva anche sull’esperienza maturata durante la pandemia, quando le certificazioni da remoto erano già state utilizzate per i casi Covid.
False certificazioni: cosa prevede la legge
Uno dei timori più diffusi riguarda il rischio di abusi. Su questo punto il testo è chiaro: restano ferme tutte le tutele e i controlli, con sanzioni severe sia per i lavoratori sia per i medici in caso di false certificazioni.
La televisita non sarà un “liberi tutti”, ma uno strumento regolato, che dovrà basarsi su criteri clinici e responsabilità professionale. In altre parole, non basterà una telefonata per giustificare qualsiasi assenza dal lavoro.
Non solo malattia: ricette più lunghe e dimissioni semplificate
Il disegno di legge introduce anche altre novità che incidono sulla vita quotidiana di pazienti e famiglie. Con l’articolo 62, ad esempio, i medici di famiglia potranno prescrivere farmaci per patologie croniche fino a 12 mesi, evitando di ripetere continuamente le stesse ricette.
Anche questa misura non sarà immediata: diventerà operativa entro 90 giorni dal 18 dicembre, tramite un decreto attuativo del ministero della Salute, di concerto con quello dell’Economia.
Infine, viene facilitato l’accesso ai farmaci dopo un ricovero o una visita in pronto soccorso: basteranno la lettera di dimissione o il referto, senza dover attendere una nuova prescrizione del medico di base. Una semplificazione pensata soprattutto per garantire continuità assistenziale nei giorni festivi e prefestivi, quando molte persone vengono dimesse il venerdì.
In sintesi, la televisita per il certificato di malattia non è solo una questione tecnologica. È un passaggio che parla di tempo, dignità, lavoro e cura, e che, se ben applicato, può rendere il sistema più umano per chi si ammala e per chi ogni giorno se ne prende carico.
📚 Iscriviti gratuitamente al miglior gruppo Telegram OSS in Reparto - Gruppo per Operatori Socio Sanitari
NEWS DEL MOMENTO
Le informazioni fornite su questo sito web sono puramente informative e non sostituiscono in alcun modo il parere o la consulenza di un esperto. Si consiglia sempre di consultare un professionista del settore per eventuali domande specifiche.