L’OSS: un ruolo fondamentale nella cura e nell’assistenza dei pazienti

di Redazione
INDICE DEI CONTENUTI

Per cultura ed informazione dovrei star qui a spiegarvi le solite direttive dell’OSS, che è una figura professionale nata nel 22 febbraio 2001 ecc., ma oggi voglio soffermarmi su ciò che deve essere realmente questa figura professionale.

Invece, per chi volesse saltare questo articolo e capire cosa fa l’OSS a livello legislativo, c’è un articolo intitolato “Area delle competenze”:

  • É una persona, (”ma dai” – penserete voi, e invece questo piccolo particolare viene spesso sottovalutato e dimenticato da molti) ed essendo tale deve essere rispettata, ne parleremo in un altro articolo;
  • Ha competenze socio-sanitarie (come ci suggerisce il nome), quindi sta a dire che si divide in due grandi aree: quella sociale e quella sanitaria. Per quanto riguarda il sociale, l’OSS deve osservare quando un paziente ha disagi, stati depressivi, stati d’ansia, disturbi di natura psicologica, e lo stato di integrazione nell’ambiente circostante; invece, per quanto riguarda il sanitario, deve conoscere le misure di sicurezza del paziente, e le varie procedure per la cura di quest’ultimo, perché se ad un paziente deve essere effettuato un lavaggio intimo lo si deve attuare benissimo (per voi che leggete starete pensando “ma sta dicendo cose ovvie” ed invece no, perché per mia esperienza ho visto molte signore che non sapevano fare, o per negligenza o per ignoranza, nemmeno un lavaggio intimo);
  • É una scelta, e non un piano B perché non abbiamo superato i test d’ingresso delle professioni sanitarie. Anche questo ne parleremo più avanti;
  • Non è un “lava padelle” o un “badante”. Si, ci occupiamo anche della disinfezione delle padelle, ed effettuiamo anche un assistenza domiciliare ma non è solo questo ciò che facciamo, noi siamo molto altro;
  • Non esegue ordini da nessuno, ma attribuzioni e c’è differenza;
  • É empatico, e non frustrato e con disturbi di rabbia, gelosia o quant’altro: il vero OSS non è geloso dell’operato altrui e aiuta un tirocinante o un affiancato; questa figura professionale non può arrabbiarsi con un paziente se magari non vuole alzarsi dal letto, perché ci sarà un motivo, ma al contrario cerca di aiutarlo nella migliore guarigione o perlomeno nella migliore permanenza sulla terra;
  • Non risolve i problemi dei pazienti, l’empatia è una cosa e l’immedesimarsi troppo può diventare una sindrome e un male; Il giusto equilibrio si trova con il tempo;
  • É professionale, rispetta la privacy del paziente, ciò significa sia la riservatezza del paziente durante le cure igieniche, sia il segreto professionale.

Questo è solo un piccolo riassunto del grande mondo dell’OSS, ma ci sarebbero tante altre cose da dire.

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In conclusione, l’esperienza di un OSS mi ha insegnato che il nostro ruolo è fondamentale nella cura e nell’assistenza dei pazienti. Come professionisti, siamo in grado di offrire supporto sia dal punto di vista sociale che sanitario, garantendo sempre il massimo rispetto e la dignità dei pazienti. La nostra formazione professionale ci consente di affrontare situazioni complesse, utilizzando competenze specifiche per la cura e l’assistenza dei pazienti.


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