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In un momento di crescente difficoltà per il sistema sanitario italiano, caratterizzato da una persistente carenza di personale infermieristico, arriva la proposta di legge che introduce la figura dell’assistente infermiere. Questa nuova professione, pensata come figura intermedia tra l’operatore socio-sanitario (OSS) e l’infermiere laureato, ha l’obiettivo di alleggerire il carico di lavoro sugli infermieri, migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti e rispondere più efficacemente alle esigenze del sistema sanitario. Con un percorso formativo dedicato e il riconoscimento di crediti ECM, l’assistente infermiere rappresenta una risorsa chiave per affrontare le sfide attuali del settore.
Il percorso di formazione sale a 5 anni
È stata recentemente presentata una proposta di legge che introduce la figura dell’assistente infermiere, una professione intermedia tra l’operatore socio-sanitario (OSS) e l’infermiere laureato. Il disegno di legge, a prima firma del senatore Massimo Garavaglia (Lega), mira a ridistribuire il carico di lavoro nelle strutture sanitarie, migliorando la qualità dell’assistenza ai pazienti e alleviando la pressione sugli infermieri, che da anni soffrono di una grave carenza di personale.
Secondo i dati, in Italia si registrano 6,3 infermieri ogni 1.000 abitanti, ben al di sotto della media europea di 8,3. Ogni anno, il sistema sanitario nazionale è costretto a fronteggiare 20.000 posti vacanti e un crescente flusso di infermieri italiani che scelgono di lavorare all’estero. Questa situazione ha portato alla proposta di una nuova figura professionale per supportare il sistema.
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Il percorso formativo per diventare assistente infermiere sarà di 5 anni e prevederà un triennio finale di formazione specialistica e tirocinio pratico. I corsi saranno accessibili a chi ha il diploma di scuola secondaria di primo grado, ma anche a chi ha completato il biennio della scuola secondaria di secondo grado o possiede un attestato OSS. Al termine del corso, gli studenti otterranno un diploma di maturità che consentirà loro non solo di entrare nel mondo del lavoro, ma anche di proseguire gli studi universitari. Durante il percorso, gli assistenti infermieri acquisiranno anche crediti ECM grazie alle attività educative e di tutoraggio previste.
Le Regioni avranno un ruolo fondamentale nell’istituzione delle scuole professionali, garantendo una formazione diffusa su tutto il territorio nazionale. L’assistente infermiere opererà in vari ambiti, tra cui ospedali, strutture domiciliari e territoriali, supportando gli infermieri nelle attività di assistenza infermieristica primaria, prevenzione e educazione alla salute.
Attendiamo ora l’esito dell’assegnazione della proposta di legge alla Commissione Affari Sociali del Senato per maggiori dettagli e tempistiche sull’eventuale approvazione.
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Le informazioni fornite su questo sito web sono puramente informative e non sostituiscono in alcun modo il parere o la consulenza di un esperto. Si consiglia sempre di consultare un professionista del settore per eventuali domande specifiche.