Riforma del profilo OSS e nascita della figura dell’Assistente Infermiere: in arrivo i nuovi decreti

di Redazione

Sono in fase di approvazione i due decreti ministeriali che ridefiniscono il ruolo dell’Operatore Socio-Sanitario (OSS) e introducono la nuova figura dell’Assistente Infermiere. Dopo il confronto tra il Ministero della Salute e le Regioni, le normative saranno discusse oggi nella Conferenza Stato-Regioni.

La revisione del profilo OSS

Il primo decreto interviene sul ruolo dell’OSS, delineando nuovi standard professionali e aggiornando le competenze essenziali richieste. L’OSS è chiamato a soddisfare i bisogni primari delle persone assistite, contribuendo al loro benessere e autonomia in contesti sanitari, socio-sanitari e sociali.

Le principali aree di intervento includono:

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  • Supportare la persona nelle attività quotidiane e nei bisogni di base.
  • Garantire igiene, sicurezza e comfort degli ambienti di cura.
  • Fornire assistenza sia sanitaria che socio-assistenziale.
  • Collaborare con altri operatori in un contesto di lavoro di squadra.

Viene inoltre rivista la formazione per ottenere la qualifica OSS, con corsi della durata minima di 1.000 ore distribuite tra 9 e 18 mesi. I percorsi formativi saranno suddivisi in due moduli: uno sulle competenze di base e l’altro su quelle professionalizzanti. L’esame finale sarà riservato a coloro che avranno superato tutte le prove e il tirocinio.

Gli OSS dovranno anche aggiornarsi periodicamente: è previsto un obbligo di formazione continua, per almeno un’ora di corso per ogni mese di lavoro nell’anno, con la possibilità di completare il ciclo formativo nei tre anni successivi.

Come diventare assistente infermiere

La grande novità riguarda l’introduzione della figura dell’Assistente Infermiere, un OSS che, dopo un ulteriore percorso formativo, acquisisce competenze specifiche per collaborare a stretto contatto con gli infermieri. Questa figura è destinata a entrare nei team assistenziali per svolgere attività sanitarie più avanzate, affiancando l’infermiere e contribuendo anche alla gestione e organizzazione del lavoro.

Le sue competenze spaziano dall’assistenza diretta al paziente alla gestione operativa, e il suo lavoro sarà sempre svolto sotto la supervisione dell’infermiere. Sarà inoltre responsabile della correttezza delle procedure eseguite.

Per diventare Assistente Infermiere è necessaria una qualifica di OSS, un diploma di scuola superiore o equivalente e almeno 24 mesi di esperienza nel ruolo di OSS. Il corso di formazione specifico avrà una durata minima di 500 ore, distribuite in un periodo tra 6 e 12 mesi.

Anche gli Assistenti Infermieri dovranno mantenersi aggiornati attraverso una formazione continua di almeno un’ora per ogni mese di lavoro, con la possibilità di completare il ciclo nei tre anni successivi al conseguimento della qualifica.

La gestione regionale

Per entrambe le figure, OSS e Assistente Infermiere, saranno le Regioni e le Province autonome a definire il fabbisogno formativo e a organizzare i corsi, informando le organizzazioni sindacali rappresentative. Le Regioni saranno anche responsabili delle prove di ammissione ai corsi e della loro gestione.

Le Regioni e le Province autonome avranno quindi un ruolo essenziale nella programmazione dei corsi di formazione e nel determinare il fabbisogno professionale a livello locale. Questo permetterà una maggiore flessibilità nell’adattare l’offerta formativa alle esigenze del territorio, garantendo che il numero di operatori socio-sanitari e assistenti infermieri risponda effettivamente alle necessità delle strutture sanitarie e assistenziali regionali.

Le prospettive per il settore sanitario

La riforma del sistema sanitario italiano rappresenta un passo significativo verso la sua modernizzazione, con l’obiettivo di migliorare l’assistenza e ottimizzare la collaborazione tra i vari professionisti della salute. L’istituzione della figura dell’Assistente Infermiere, in particolare, punta a rafforzare il supporto agli infermieri, alleggerendone il carico di lavoro e consentendo loro di concentrarsi su attività più specialistiche.

Questa innovazione apre nuove opportunità di crescita professionale per gli OSS, offrendo la possibilità di acquisire competenze più avanzate e di accedere a ruoli con maggiore responsabilità. Il percorso per diventare Assistente Infermiere rappresenta un’importante evoluzione di carriera all’interno del settore socio-sanitario.

Parallelamente, la riforma della figura dell’OSS mira a garantire una maggiore uniformità a livello nazionale, assicurando che tutti gli operatori socio-sanitari ricevano una formazione adeguata e siano in grado di svolgere al meglio le loro mansioni. Questo miglioramento della formazione contribuirà a offrire un servizio di qualità alle persone assistite, con una maggiore attenzione al loro benessere e alla loro autonomia.

Questa riforma, oltre a ottimizzare l’efficienza del sistema sanitario, si pone l’obiettivo di garantire che il personale sanitario, in particolare gli OSS e i futuri Assistenti Infermieri, possa rispondere in modo efficace alle crescenti esigenze di assistenza e cura del nostro paese.

L’introduzione della figura dell’Assistente Infermiere ha già suscitato dibattiti nel mondo sanitario. Da un lato, viene vista come una necessaria evoluzione per rispondere alle crescenti esigenze del sistema sanitario, dall’altro alcuni infermieri temono che questa nuova figura possa creare confusione sui ruoli e le competenze all’interno dei team assistenziali.

Le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria stanno monitorando da vicino l’evoluzione di questi provvedimenti, richiedendo maggiore chiarezza sulle responsabilità di ciascuna figura professionale. Sottolineano inoltre l’importanza di una formazione adeguata per garantire la sicurezza e la qualità delle cure.


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