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Si è concluso senza un accordo l’incontro al Ministero della Salute sul rinnovo del CCNL della sanità privata AIOP-ARIS. A parlare di una “fumata grigia” è Gianluca Giuliano, segretario nazionale di UGL Salute, al termine del confronto istituzionale.
Secondo il sindacato, l’incontro rappresenta comunque un passaggio significativo nel percorso di rinnovo contrattuale, atteso da anni da migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore. Al tavolo erano presenti le organizzazioni sindacali, le Regioni, le associazioni datoriali e il Ministero della Salute, che ha svolto un ruolo di mediazione.
UGL Salute ha ribadito la necessità di garantire pari dignità e tutele a tutti gli operatori sanitari, indipendentemente dal comparto di appartenenza. “Non possono esistere lavoratori di serie A e di serie B”, ha sottolineato Giuliano, richiamando l’urgenza di un riconoscimento economico e normativo coerente con la professionalità espressa dal personale della sanità privata accreditata.
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Nonostante il clima definito “costruttivo”, resta irrisolto il nodo principale: l’avvio formale delle trattative con Aiop e Aris. “La fumata è grigia perché il tavolo non è stato ancora ufficialmente aperto”, ha spiegato il segretario nazionale UGL Salute.
Il prossimo confronto è stato fissato per il 15 gennaio 2026. Il sindacato auspica che da quella data possano arrivare sviluppi concreti per gli oltre 200mila operatori del settore.
UGL Salute chiede un’accelerazione del percorso negoziale anche alla luce delle risorse aggiuntive disponibili, in particolare quelle legate all’aumento dei DRG. Il sindacato ha infine ribadito che continuerà a monitorare l’evoluzione del confronto fino alla sottoscrizione di un rinnovo contrattuale ritenuto equo e sostenibile.