Scala Conley e Tinetti: ruolo dell’OSS nella valutazione del rischio assistenziale

Scala Conley e Tinetti sono strumenti centrali nella prevenzione del rischio. L'OSS, con la sua osservazione quotidiana, supporta in modo decisivo la valutazione infermieristica.
Operatore sanitario che osserva un paziente anziano durante la deambulazione in reparto

Scala Conley e Tinetti sono i pilastri della valutazione del rischio nell’assistenza moderna. Nonostante l’infermiere sia la figura responsabile della validazione clinica di queste scale, l’Operatore Socio-Sanitario (OSS) accompagna e aiuta costantemente in questo processo. L’OSS è la figura che vive la quotidianità del paziente: lo assiste nell’igiene, lo aiuta nella mobilizzazione e ne osserva i piccoli cambiamenti comportamentali. È proprio questa presenza costante che permette all’infermiere di raccogliere dati reali e precisi; senza l’occhio attento dell’OSS, che supporta il paziente nel suo percorso, le scale rimarrebbero meri dati numerici privi del riscontro pratico che solo chi presta assistenza diretta può fornire

La relazione d’aiuto: empatia e comprensione profonda

L’assistenza è, prima di tutto, un incontro tra persone. Per l’operatore, questo significa sviluppare la capacità di prendere parte al mondo relazionale del paziente, di vedere e comprendere il modo in cui egli vive e sente la propria condizione.

  • Vedere con gli occhi dell’altro: L’empatia permette di esplorare il significato che l’esperienza di malattia ha per il paziente, rendendo possibile all’operatore di assistere e capire fino in fondo il vissuto della persona;
  • Il limite professionale: La caratteristica fondamentale di un professionista è, però, non farsi coinvolgere in maniera eccessiva. Far proprie le problematiche del paziente può portare rapidamente al burn-out, un esaurimento che compromette la qualità delle cure e la salute dell’operatore stesso.

Tempistiche di valutazione: dall’accertamento iniziale al monitoraggio continuo

La somministrazione delle scale di valutazione non è un evento isolato, ma un processo dinamico che accompagna l’intero percorso di cura del paziente. La precisione nelle tempistiche è ciò che garantisce la sicurezza della persona assistita.

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L’accertamento iniziale

Il momento critico è l’ingresso del paziente in struttura (ospedale, RSA o lungodegenza).

  • Entro le prime 24 ore: L’infermiere, con il supporto osservativo dell’OSS, deve procedere all’accertamento di base. In questa fase, la Scala di Conley e la Scala di Tinetti vengono somministrate per definire il “profilo di rischio” iniziale;
  • Obiettivo: Stabilire immediatamente quali misure di prevenzione adottare (es. posizionamento di ausili, sorveglianza ravvicinata, educazione del paziente).

La Fase di consolidamento

Spesso, l’impatto dell’ospedalizzazione o il trauma del ricovero possono alterare lo stato cognitivo del paziente (delirium, disorientamento).

  • Tra le 24 e le 48 ore: È necessario confermare o affinare i dati raccolti all’ingresso. In questo lasso di tempo, l’equipe valuta come il paziente reagisce al nuovo ambiente e alle prime terapie farmacologiche, che potrebbero influenzare l’equilibrio o la vigilanza.

Il monitoraggio e la rivalutazione

La valutazione non termina dopo il primo screening. Il protocollo prevede:

Rivalutazione “al bisogno”: Ogni qual volta si verifichi un cambiamento clinico significativo (es. caduta accidentale, episodio febbrile, cambio di terapia sedativa o ipotensiva, post-operatorio);

Rivalutazione standard: Solitamente ogni 48-72 ore per confermare il punteggio precedente.

Le Scale di Valutazione sono strumenti efficaci, standardizzati e validati dalla ricerca scientifica a livello internazionale. Il loro scopo è:

  1. Identificare precocemente i fattori di rischio.
  2. Prevenire eventi avversi (come le cadute).
  3. Personalizzare il piano assistenziale.

La Scala di Conley

La Scala di Conley è uno strumento rapido focalizzato sull’identificazione del rischio di caduta, basato su indicatori cognitivi e anamnestici.

Applicazione e tempistiche

  • Destinatari: Viene somministrata a tutti i pazienti che sono potenzialmente a rischio di caduta;
  • Prima compilazione: Deve essere obbligatoriamente compilata alla presa in carico del paziente, entro le prime 24 ore;
  • Rivalutazione: La scala deve essere rivalutata entro 72 ore dalla prima compilazione;
  • Cambiamenti clinici: È fondamentale procedere a una nuova valutazione ogni qual volta l’infermiere o l’equipe rilevino un cambiamento significativo nelle condizioni cliniche del paziente (es. febbre, nuovi farmaci, stato confusionale).

Cosa valuta la Conley?

Attraverso un breve questionario e l’osservazione, si analizzano:

  • Precedenti cadute.
  • Orientamento nel tempo e nello spazio.
  • Presenza di agitazione o deficit sensoriali.
  • Bisogno urgente di eliminazione urinaria/fecale (causa comune di cadute notturne).

La Scala di Tinetti

Se la Conley è uno screening rapido, la Scala di Tinetti è un test prestazionale che analizza fisicamente le capacità motorie.

L’operatore osserva come il paziente gestisce la gravità in diverse situazioni:

  • Mantenimento della posizione seduta.
  • Stabilità nel passaggio da seduto a in piedi.
  • Equilibrio ad occhi chiusi (Test di Romberg).

Si analizza il cammino del paziente, ponendo attenzione a:

  • Inizio del cammino (esitazione o immediatezza).
  • Lunghezza, altezza e simmetria del passo.
  • Traiettoria (capacità di camminare in linea retta senza ondeggiamenti).

Il Ruolo dell’OSS: dall’osservazione alla segnalazione

Sebbene la responsabilità, di entrambe le scale, ultima della valutazione sia infermieristica, l’OSS è la figura che trascorre più tempo a contatto diretto con il paziente:

  • Osservatore privilegiato: L’OSS nota per primo se un paziente è più instabile durante l’igiene o se appare più confuso del solito;
  • Collaborazione: L’inserimento dei dati osservati dall’OSS nelle scale di valutazione permette di avere un quadro veritiero e aggiornato del rischio.

Utilizzare correttamente la Scala di Conley e la Scala di Tinetti significa proteggere il paziente da infortuni che potrebbero segnare l’inizio di un declino funzionale. Farlo con empatia, mantenendo però il giusto distacco professionale, è il segreto per una carriera lunga, gratificante e priva di burn-out.

Infografica sulla valutazione del rischio di caduta con Scala Conley, Scala di Tinetti e ruolo dell’OSS nel monitoraggio del paziente
La valutazione del rischio di caduta è un processo continuo che coinvolge infermiere, OSS e strumenti standardizzati come Conley e Tinetti.

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