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Un evento senza precedenti ha segnato l’attività dell’Ospedale Castelli di Verbania. Nelle prime ore del fine settimana è stato infatti eseguito il primo prelievo multiorgano a cuore battente mai realizzato nella struttura.
La vicenda ha avuto origine a Gravellona Toce, dove un uomo di 36 anni è stato soccorso in condizioni critiche dopo un improvviso arresto cardiocircolatorio. Nonostante la rapida risposta dei sanitari e una rianimazione inizialmente efficace, il quadro clinico si è aggravato fino alla certificazione della morte cerebrale.
Avendo espresso in vita il consenso alla donazione degli organi, si è resa necessaria una complessa procedura di coordinamento tra l’ASL VCO, il Centro Trapianti di Torino, la Procura di Verbania, le forze dell’ordine e il servizio di medicina legale. Grazie alla collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte, nella mattinata di sabato è stato possibile procedere con un’autopsia effettuata contestualmente al prelievo degli organi, mantenendo il cuore in funzione.
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L’équipe specialistica proveniente da Torino ha operato all’interno dell’ospedale verbanese, dando vita a un intervento di grande valore sanitario e umano. L’operazione, autorizzata dall’autorità giudiziaria e supervisionata dal medico legale, rappresenta un traguardo importante per la sanità locale.
Gli organi prelevati verranno destinati a pazienti in attesa di trapianto in diverse regioni italiane, offrendo nuove possibilità di vita e confermando come la donazione possa trasformare una tragedia personale in un atto di straordinaria solidarietà.
Che cos’è il prelievo a cuore battente
Il prelievo a cuore battente è una procedura di donazione che avviene in presenza di morte cerebrale accertata. I macchinari di supporto mantengono attivi il battito cardiaco e la circolazione sanguigna, consentendo il prelievo di organi vitali in condizioni ottimali. Questa tecnica, diversa dal prelievo effettuato dopo l’arresto cardiaco, aumenta le possibilità di successo dei trapianti e il numero di pazienti che possono beneficiarne.