Il triage ospedaliero è un sistema operativo essenziale presente in ogni pronto soccorso. Questo processo di categorizzazione dei pazienti stabilisce le priorità di assistenza e il percorso più adeguato. Nonostante l’esperienza personale dei pazienti, l’infermiere di triage ha la responsabilità di assegnare le priorità in base ai principi vitali. Questo articolo esplorerà il significato del triage ospedaliero, con un focus sulle maxi-emergenze.
Le origini del triage
Secondo la storia della medicina, il concetto di triage viene attribuito al barone Jean Dominique Larrey. Verso la fine del Settecento, durante le guerre napoleoniche, Larrey sviluppò un sistema per selezionare i soldati feriti al fine di evacuare rapidamente il campo di battaglia. La sua metodologia di triage favoriva il trattamento immediato dei feriti meno gravi, che venivano quindi prontamente riportati in combattimento.
I soldati con condizioni vitali più critiche e prossimi alla morte non venivano trasportati in infermeria, ma venivano abbandonati a causa della percezione che costituissero un ostacolo.
Nell’antichità, il solo esercito che poteva vantare un sistema organizzato di assistenza era quello romano. L’aiuto ai feriti avveniva direttamente sul campo di battaglia, dove cassette di pronto soccorso fornite di strumenti chirurgici, bende e lenimenti erano a disposizione. Per quanto riguarda il trasporto e l’assistenza tempestiva, inizialmente i feriti potevano essere spostati dal campo anche il giorno successivo.
Tuttavia, nel corso delle sanguinose guerre napoleoniche, il chirurgo capo dell’armata francese, il barone Jean Dominique di Larrey, innovò il soccorso sul campo introducendo le “ambulanze volanti“.
Questo servizio consentì un trattamento rapido dei feriti direttamente sul luogo della battaglia e un trasporto più veloce verso gli ospedali da campo. Le decisioni adottate da Larrey erano in netto contrasto con le pratiche attuali: in situazioni di massima emergenza, preferiva soccorrere prima coloro che avevano subito lesioni meno gravi, sia per una prognosi favorevole sia per il loro rapido recupero, essenziale per il ritorno in battaglia.
Struttura del triage: accoglienza e valutazione iniziale
Nelle pagine seguenti, esploreremo in dettaglio la struttura del triage, analizzando le diverse fasi che lo compongono e l’importanza di ciascuna nel contesto della gestione delle emergenze sanitarie. Dalle prime fasi di accoglienza e registrazione alla valutazione preliminare delle condizioni del paziente, ci addentreremo nelle sfumature di questo processo vitale, esaminando strumenti, protocolli e considerazioni speciali che lo caratterizzano.
Registrazione del paziente
La fase di registrazione è il primo passo nel processo di triage e coinvolge la raccolta delle informazioni di base sul paziente. Questo passaggio è fondamentale per documentare l’ingresso del paziente nel sistema sanitario e per facilitare la successiva gestione delle cure.
Processo:
- Accoglienza: All’arrivo, il paziente viene accolto da un addetto alla reception o da un infermiere dedicato al triage.
- Identificazione: Vengono raccolte le informazioni personali del paziente, come nome, cognome, data di nascita, indirizzo e numero di telefono. Se il paziente non è in grado di fornire queste informazioni, si utilizzano i documenti di identificazione o i dati forniti da accompagnatori o familiari.
- Motivo dell’Accesso: Si chiede al paziente o ai suoi accompagnatori il motivo della visita, ottenendo una descrizione sintetica dei sintomi o dell’evento che ha portato alla richiesta di assistenza medica.
- Assicurazione e Documenti Sanitari: Si verifica se il paziente ha un’assicurazione sanitaria e, se necessario, si acquisiscono le informazioni pertinenti. Inoltre, si chiedono eventuali documenti sanitari precedenti che possono essere rilevanti.
Valutazione preliminare del paziente
Dopo la registrazione, il paziente viene sottoposto a una valutazione preliminare. Questa fase è critica per determinare la gravità delle condizioni del paziente e per stabilire la priorità delle cure necessarie.
Processo:
- Accoglienza dal Personale Sanitario: Un infermiere o un altro professionista sanitario specializzato nel triage prende in carico il paziente.
- Anamnesi Rapida: Il professionista sanitario raccoglie informazioni dettagliate sui sintomi attuali, la durata degli stessi, eventuali condizioni mediche preesistenti, farmaci assunti e possibili allergie.
- Esame Fisico: Si procede con un esame fisico rapido che include:
- Segni Vitali: Misurazione di parametri fondamentali come temperatura corporea, pressione arteriosa, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria e livello di saturazione dell’ossigeno.
- Valutazione dei Sintomi: Esame visivo e palpatorio per identificare eventuali anomalie o segni evidenti di patologie acute.
- Scala del Dolore: Valutazione del livello di dolore percepito dal paziente, utilizzando scale standardizzate come la scala numerica o la scala visiva analogica.
Il triage in Italia: i codici di priorità
I codici colori in pronto soccorso
Nel pronto soccorso della Regione Lombardia sono state implementate recentemente le Direttive Nazionali per il triage, applicate attualmente in tutta Italia. La classificazione delle priorità ora comprende cinque codici anziché quattro, ognuno con il suo significato specifico:
- Rosso, indicante uno stato critico: si verifica quando una o più funzioni vitali sono interrotte o compromesse.
- Arancio, rappresentante un caso acuto: si verifica quando le funzioni vitali sono a rischio.
- Azzurro, segnalando un’urgenza differibile: indica una condizione stabile con sofferenza, richiedendo approfondimenti diagnostici e visite specialistiche complesse.
- Verde, indicando un’urgenza minore: si riferisce a una condizione stabile senza rischio evolutivo, ma richiede comunque approfondimenti diagnostici e visite specialistiche focalizzate.
- Bianco, indicante non urgenza: si riferisce a problemi non urgenti che possono essere gestiti senza fretta.
Tipologie di triage
- Triage Preospedaliero:
- Eseguito sul luogo dell’incidente o durante il trasporto in ospedale. Spesso gestito dai servizi di emergenza come paramedici o personale dell’ambulanza.
- Triage in Ospedale:
- Eseguito all’arrivo in pronto soccorso. Spesso gestito da infermieri specializzati in triage che lavorano in stretto contatto con i medici di emergenza.
- Triage di Massa:
- Utilizzato in situazioni di disastri o incidenti con un elevato numero di vittime. Segue protocolli specifici per gestire un gran numero di pazienti simultaneamente.
Principi di Triage: fondamenta per le priorità
I principi del triage si basano su diversi fattori e obiettivi che guidano il processo di valutazione e classificazione dei pazienti. Ecco un elenco di cosa si basano i principi del triage:
- Gravità delle Condizioni: La priorità viene assegnata in base alla gravità delle condizioni del paziente, concentrandosi sulle emergenze mediche che mettono a rischio immediato la vita o la funzionalità degli organi.
- Beneficio Massimo: L’obiettivo è massimizzare il beneficio complessivo, assegnando risorse limitate ai pazienti che ne trarranno il maggior vantaggio in termini di sopravvivenza e miglioramento delle condizioni.
- Equità: Tutti i pazienti devono ricevere una valutazione equa e imparziale, indipendentemente da fattori come età, sesso, etnia o condizione socioeconomica.
- Tempestività: È cruciale garantire una valutazione e una risposta tempestive per i pazienti, specialmente per coloro che presentano condizioni urgenti o potenzialmente vitali.
- Utilizzo Efficiente delle Risorse: Il triage mira a utilizzare le risorse disponibili in modo efficiente, garantendo che siano allocate alle persone che ne hanno bisogno con maggiore urgenza.
- Priorità Clinica: Le decisioni di triage si basano sulla valutazione clinica delle condizioni del paziente, tenendo conto dei sintomi, dei segni vitali e della storia clinica.
- Revisione Continua: Le valutazioni dei pazienti sono soggette a una revisione continua per adattarsi ai cambiamenti nelle loro condizioni e garantire che ricevano cure adeguate nel tempo.
- Comunicazione Efficace: È fondamentale mantenere una comunicazione chiara e accurata tra il personale sanitario, i pazienti e i loro familiari durante tutto il processo di triage.
- Protezione del Personale Sanitario: Il triage prevede anche la protezione del personale sanitario, garantendo che siano adottate misure appropriate per ridurre il rischio di esposizione a malattie infettive o altre minacce durante l’assistenza ai pazienti.
- Considerazioni Etiche: Vengono considerate e rispettate le considerazioni etiche nel processo decisionale del triage, ad esempio nel caso di risorse limitate durante situazioni di emergenza.
Valutazione BLS
Il triage si basa sui principi del Basic Life Support (BLS) (sappi che la sola conoscenza è importante per salvare vite), seguendo le linee guida dell’American Heart Association. La valutazione immediata di Airway, Breathing e Circulation guida l’assegnazione delle priorità.
Triage nelle maxi emergenze
Il triage nelle maxi-emergenze è un processo importante per la gestione su larga scala di situazioni di emergenza che coinvolgono un gran numero di persone. Quando un evento catastrofico, come un terremoto o un incidente di massa, colpisce una comunità, le risorse sanitarie disponibili possono essere rapidamente sovraccariche. In tali circostanze, il triage permette di classificare e prioritizzare i pazienti in base alla gravità delle loro condizioni, garantendo che coloro che necessitano di interventi immediati ricevano l’assistenza urgente di cui hanno bisogno. Questo sistema organizzato è essenziale per ottimizzare l’uso delle risorse, ridurre i tempi di attesa e migliorare gli esiti complessivi per i pazienti durante le crisi su vasta scala.
Focus sulle maxi emergenze
Il triage nelle maxi-emergenze affronta situazioni di crisi su vasta scala, coinvolgendo un gran numero di individui.
- Valutazione Strategica e Coordinamento: Mirato a massimizzare l’efficienza nell’allocazione delle risorse.
- Risposta a Disastri Naturali e Antropici: Distinto approccio in contesti di emergenza su larga scala.
Le organizzazioni coinvolte
Le organizzazioni coinvolte devono essere preparate per gestire un elevato numero di vittime.
- Coordinamento Medico, Logistico e di Soccorso: Essenziale per stabilire priorità e distribuire risorse ottimalmente.
Massimizzazione dell’efficienza
Il triage nelle maxi-emergenze si concentra sulla massimizzazione dell’efficienza nell’allocazione delle risorse.
- Identificazione dei Bisogni Urgenti: Garantisce un intervento tempestivo dove è più necessario.
Lo stato di shock
Lo stato di shock rappresenta una condizione in cui si manifestano gravi disfunzioni sia dal punto di vista emodinamico che metabolico, evidenziando una perfusione tissutale inadeguata. Tale condizione può derivare da vari fattori, tra cui traumi, lesioni o altre cause.
Esistono quattro categorie principali di shock, ciascuna con le sue caratteristiche distintive: ipovolemico, cardiogeno, distributivo e ostruttivo.
Lo shock ipovolemico si riconosce generalmente facilmente ed è il risultato di una considerevole perdita di volume di liquidi, che può derivare da situazioni come vomito, disidratazione, diarrea o emorragie, sia interne che esterne. In questo contesto, le perdite ematiche possono manifestarsi in varie forme.
Lo shock cardiogeno può essere originato da diverse patologie che compromettono la capacità contrattile del muscolo cardiaco, tra cui l’infarto miocardico acuto, una delle cause più comuni. Questo tipo di shock si caratterizza per una compromissione della funzione pompatrice del cuore.
I tre tipi di shock distributivo, ovvero settico, anafilattico e neurogeno, si verificano a seguito di vasodilatazione e di una distribuzione anomala dei liquidi nel sistema circolatorio. Questi shock sono causati da diversi fattori, come infezioni sistemiche (settico), reazioni allergiche gravi (anafilattico) o alterazioni del sistema nervoso (neurogeno).
In tutti questi contesti, è fondamentale riconoscere tempestivamente i segni e i sintomi dello shock, poiché un intervento immediato può fare la differenza nella gestione e nel recupero del paziente. La comprensione delle diverse forme di shock è cruciale per garantire un trattamento adeguato e mirato, affrontando le specifiche cause sottostanti di questa grave condizione medica.
Emergenze cardiopolmonari
Le situazioni di emergenza cardiopolmonare rappresentano un pericolo immediato per la vita del paziente, derivando da eventi traumatici o condizioni patologiche. Incidenti come l’annegamento, l’ostruzione delle vie respiratorie o traumi toracici sono esempi di situazioni che possono precipitare in tali emergenze.