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L’amministrazione guidata da Donald Trump si prepara a un annuncio destinato a riaccendere il dibattito sull’autismo e sulle possibili cause ambientali. Durante i funerali di Charlie Kirk, Trump ha dichiarato: “Faremo un importante annuncio sull’autismo”, facendo riferimento a ricerche sul legame tra l’assunzione di paracetamolo in gravidanza e un potenziale aumento del rischio di disturbi dello spettro autistico nei bambini.
Secondo quanto riportato dal Washington Post, l’annuncio ufficiale sarà affidato al Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, oggi guidato da Robert F. Kennedy Jr., e sarà accompagnato da una campagna informativa rivolta alle donne in età fertile.
Autismo e paracetamolo: ipotesi scientifica controversa
L’iniziativa si basa su una revisione interna di studi condotti negli ultimi anni, i quali suggerirebbero un possibile aumento del rischio di autismo nei bambini esposti al paracetamolo durante la gestazione. Tuttavia, queste ricerche non stabiliscono un nesso causale diretto, e numerose istituzioni scientifiche continuano a ritenere insufficienti le prove disponibili. Negli Stati Uniti e a livello internazionale, il paracetamolo (Tylenol) è considerato sicuro in gravidanza se assunto nelle dosi raccomandate.
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Trump: “Abbiamo trovato una risposta per l’autismo”
Il presidente ha suscitato attenzione con le parole: “Abbiamo trovato una risposta per l’autismo”, pronunciate davanti a circa 200 mila sostenitori riuniti per la commemorazione di Charlie Kirk, assassinato da un cecchino all’Università dello Utah. Trump ha definito l’annuncio “una delle cose più importanti che faremo”, rilanciando così il tema della correlazione tra farmaci prenatali e disturbi neuroevolutivi.
Sperimentazione con Leucovorin come trattamento
Contestualmente, l’amministrazione prevede di promuovere studi clinici sull’utilizzo del Leucovorin, una forma sintetica di acido folico, come possibile trattamento per alcuni sintomi dell’autismo. Piccoli trial preliminari avrebbero mostrato miglioramenti nelle competenze linguistiche e nella comprensione sociale dei bambini trattati.
Tuttavia, la comunità scientifica invita alla prudenza: gli studi non sono stati ancora sottoposti a revisione paritaria e mancano dati su larga scala che ne confermino efficacia e sicurezza. Esperti temono che annunci affrettati possano generare false speranze o indurre comportamenti sanitari inappropriati.
Reazioni della comunità scientifica
Le dichiarazioni di Trump hanno immediatamente riacceso il dibattito pubblico e scientifico. Medici e istituzioni ricordano che non esistono prove conclusive e sottolineano l’importanza di procedere con cautela prima di formulare raccomandazioni sanitarie, soprattutto su farmaci ampiamente utilizzati come il paracetamolo.
L’annuncio di Trump segna un punto di tensione tra politica e ricerca scientifica, suscitando attenzione internazionale. La comunità medica rimane in attesa di dati verificabili e studi clinici approfonditi, fondamentali per stabilire eventuali correlazioni reali e indicazioni terapeutiche sicure per le donne in gravidanza e i bambini.
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