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Medici di famiglia nelle Case della Comunità: nuove regole per assistenza H24

Le nuove Linee di indirizzo approvate dalla Conferenza delle Regioni ridefiniscono il ruolo dei medici di famiglia nelle Case della Comunità, introducendo turni strutturati, obblighi di presenza e un approccio multiprofessionale volto a garantire continuità assistenziale, prevenzione e presa in carico dei pazienti cronici.

Secondo il nuovo modello, nelle Case della Comunità hub la presenza dei medici sarà garantita H24 per 7 giorni a settimana, mentre nelle strutture spoke i turni copriranno H12 per 6 giorni, andando oltre l’attività tradizionale e rispondendo alla necessità di capillarità territoriale. Le strutture diventeranno veri e propri punti di riferimento, collegati a ospedali, farmacie, servizi sociali e consultori.

I medici opereranno in équipe multiprofessionali, condividendo dati e piani di cura tramite Fascicolo Sanitario Elettronico e piattaforme di telemedicina. Le funzioni includono gestione della cronicità, assistenza domiciliare, prevenzione e campagne vaccinali, rilascio di certificazioni, prime diagnosi con strumentazioni di base e assistenza a turisti e cittadini non residenti.

Le linee guida mirano a superare la vecchia guardia medica, assicurando copertura diurna e feriale in coordinamento con la Centrale Operativa 116117. Le Case della Comunità saranno dotate di strumenti diagnostici rapidi (ECG, ecografi, test immediati) e sistemi interoperabili, mentre i professionisti seguiranno aggiornamenti continui, compresi corsi di Basic Life Support, per garantire standard di sicurezza e qualità elevati.

Il nuovo approccio rappresenta una sanità di prossimità, capace di intervenire prima delle emergenze, valorizzando la collaborazione tra professionisti e rendendo l’assistenza più vicina alle persone, con particolare attenzione ai territori periferici e fragili.

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