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Ancora un’aggressione in un Pronto Soccorso italiano. Questa volta a farne le spese è stato un Operatore Socio Sanitario (OSS), colpito con pugni, schiaffi e strattoni mentre prestava assistenza a un paziente in evidente stato di agitazione. L’episodio è avvenuto durante il turno serale presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla, in provincia di Salerno. Secondo quanto riportato, l’OSS è stato improvvisamente aggredito dal paziente, che si è scagliato contro di lui senza alcun apparente motivo, colpendolo al volto con estrema violenza. L’operatore ha riportato lesioni al volto, la rottura degli occhiali e uno strappo ai capelli, conseguenze evidenti della violenta aggressione subita durante il turno serale.
L’aggressore è stato successivamente calmato, ma l’accaduto ha lasciato sotto shock tutto il personale presente. Testimoni riferiscono che la violenza è esplosa senza preavviso, mettendo in pericolo non solo l’OSS ma anche gli altri presenti.
La denuncia della CISL: “Nei Pronto Soccorso sicurezza azzerata”
Durissima la reazione della CISL Salerno, che ha denunciato le gravi carenze organizzative e di sicurezza nei pronto soccorso, in particolare nei turni notturni e festivi. Secondo il sindacato, la situazione è ormai insostenibile:
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“Manca il personale, mancano misure attive di sicurezza, manca formazione per gestire pazienti aggressivi. Il personale sanitario viene lasciato solo.”
La CISL ha chiesto un incontro urgente con la direzione dell’ASL e l’attivazione di un tavolo permanente sulla sicurezza negli ospedali.
L’aggressione avvenuta nel Pronto Soccorso di Polla non rappresenta un caso isolato, ma si inserisce in un quadro ben più ampio e preoccupante di episodi violenti che, negli ultimi giorni, hanno colpito duramente il personale sanitario in diverse regioni d’Italia: due infermieri sono stati colpiti al volto all’ospedale Carlo Poma di Mantova, un altro è stato aggredito con un pugno a Montebelluna, mentre a Lanciano una sala d’attesa è stata devastata a calci e pugni da un paziente in escandescenze. Di fronte a questa escalation, i sindacati lanciano l’allarme parlando apertamente di una vera e propria emergenza nazionale, chiedendo con forza l’adozione di misure concrete e immediate: dall’aumento degli organici alla presenza costante di personale di sicurezza, fino all’introduzione di sistemi di videosorveglianza attiva, telecamere interne e bodycam individuali per tutelare gli operatori sanitari durante il servizio.
La drammatica aggressione all’OSS di Polla è l’ennesimo campanello d’allarme. Chi lavora in sanità è sempre più esposto a rischi fisici, spesso senza tutele né strumenti per difendersi. La mancanza di prevenzione e vigilanza nei Pronto Soccorso italiani è sotto gli occhi di tutti.
Serve una risposta concreta e immediata da parte delle istituzioni, perché la sicurezza degli operatori non può più essere rimandata o ignorata.
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Le informazioni fornite su questo sito web sono puramente informative e non sostituiscono in alcun modo il parere o la consulenza di un esperto. Si consiglia sempre di consultare un professionista del settore per eventuali domande specifiche.