Aspettativa non retribuita per incarico a termine: tutele per infermieri e OSS

di Redazione

L’aspettativa non retribuita per incarico a tempo determinato presso un’altra amministrazione pubblica non è una concessione, ma un diritto riconosciuto a tutti i dipendenti del comparto sanitario, inclusi infermieri, operatori socio-sanitari (OSS) e altre professioni sanitarie.

A chiarirlo è l’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), che nel parere del 17 febbraio 2025 ribadisce: “Non vi è discrezionalità per l’Azienda nella concessione, al dipendente a tempo indeterminato, di tale aspettativa la quale deve essere concessa per tutta la durata del contratto di lavoro a termine…”.

Una dichiarazione che conferma quanto già previsto dall’Art. 12, comma 8, lett. b del CCNL integrativo del 20 settembre 2001, dove si stabilisce con chiarezza il diritto soggettivo del dipendente pubblico a richiedere e ottenere l’aspettativa non retribuita, senza che l’azienda possa opporsi o introdurre criteri valutativi discrezionali.

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Questo riconoscimento è fondamentale per garantire la mobilità professionale all’interno del pubblico impiego, offrendo al personale sanitario l’opportunità di accettare incarichi a termine in altre strutture o regioni senza perdere il proprio posto di lavoro originario.


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