Il catetere è uno strumento cilindrico flessibile ed è essenziale in medicina per diverse finalità diagnostiche, terapeutiche e chirurgiche. Questo articolo esplora le molteplici tipologie di cateteri, focalizzandosi sul cateterismo vescicale.
Scopo del catetere
Il catetere è un dispositivo medico utilizzato per vari scopi, ma il suo obiettivo principale è consentire l’accesso ad alcune parti del corpo umano, come la vescica o i vasi sanguigni, per scopi diagnostici o terapeutici. Ad esempio, i cateteri vescicali vengono utilizzati per svuotare la vescica in pazienti incapaci di urinare autonomamente, mentre i cateteri cardiaci possono essere impiegati per misurare la pressione sanguigna all’interno del cuore o per eseguire interventi come l’angioplastica coronarica. In generale, lo scopo del catetere è facilitare l’accesso a parti interne del corpo per scopi medici.
I segnali del cateterismo vescicale:
- blocco delle vie urinarie (acuto o cronico);
- malfunzionamento neurologico della vescica;
- controllo del bilancio idrico in pazienti critici (come coma, stato di shock, ecc.);
- alcuni tipi di intervento chirurgico;
- pazienti in fase terminale;
- cura di neoplasie vescicali (con utilizzo di farmaci topici);
- episodi di macro-ematuria e significativa piuria;
- perdita involontaria di urina (solamente nei casi in cui altre opzioni non siano praticabili).
Finalità diagnostiche
Il catetere è un dispositivo medico utilizzato per scopi diversi in campo diagnostico e terapeutico. Le finalità diagnostiche del catetere possono includere:
- Campionamento di fluidi corporei: I cateteri possono essere utilizzati per prelevare campioni di fluidi corporei come sangue, urina o liquido cerebrospinale per analisi diagnostiche;
- Misurazioni di pressione: I cateteri possono essere posizionati in vasi sanguigni o cavità cardiache per misurare la pressione sanguigna o cardiaca in tempo reale;
- Visualizzazione di strutture interne: I cateteri dotati di tecnologia di imaging, come i cateteri a ultrasuoni, possono essere utilizzati per visualizzare strutture interne del corpo durante procedure diagnostiche come l’angiografia;
- Valutazione della funzione cardiaca: Cateteri come il catetere di Swan-Ganz possono essere utilizzati per valutare la funzione cardiaca, misurando parametri come il flusso sanguigno, la pressione e le resistenze vascolari;
- Biopsie guidate: I cateteri possono essere utilizzati per guidare le biopsie di tessuti o organi interni, consentendo ai medici di ottenere campioni di tessuto per analisi diagnostiche;
- Monitoraggio continuo: I cateteri possono essere utilizzati per monitorare continuamente parametri vitali come la temperatura, la saturazione di ossigeno e il flusso sanguigno in tempo reale.
Queste sono solo alcune delle finalità diagnostiche del catetere, e la scelta del tipo di catetere dipende dalle esigenze specifiche del paziente e della condizione medica in questione.
Finalità terapeutiche
Il catetere può essere utilizzato a fini terapeutici per diversi scopi, tra cui:
- Drenaggio urinario: Un catetere può essere inserito nella vescica per svuotarla in caso di difficoltà nel normale svuotamento dell’urina (abbiamo un articolo in tal proposito, se vuoi leggerlo clicca qui), come nell’incapacità di urinare (ritenzione urinaria) o nell’incapacità di controllare la vescica (incontinenza urinaria);
- Drenaggio di liquidi: In alcune condizioni mediche, come nell’insufficienza cardiaca congestizia o nell’ascite (accumulo anomalo di liquido nell’addome), un catetere può essere utilizzato per drenare e rimuovere liquidi in eccesso dal corpo;
- Alimentazione: Nei casi in cui una persona non è in grado di mangiare o bere per via orale, come dopo un intervento chirurgico o a causa di una malattia grave, può essere posizionato un catetere di alimentazione (sonda nasogastrica o gastrostomia) per fornire nutrimento direttamente nello stomaco o nell’intestino;
- Somministrazione di farmaci: Nei pazienti che richiedono somministrazione continua o frequente di farmaci, come antibiotici o chemioterapia, può essere utilizzato un catetere per l’accesso venoso permanente o temporaneo;
- Monitoraggio della pressione intracranica: In caso di traumi cranici gravi o altre condizioni neurologiche, un catetere può essere inserito nel cervello per monitorare la pressione intracranica e intervenire tempestivamente in caso di aumento per prevenire danni cerebrali;
- Somministrazione di anestesia epidurale o spinale: Durante interventi chirurgici o nel trattamento del dolore cronico, un catetere può essere posizionato nello spazio epidurale o spinale per somministrare anestesia locale o analgesici direttamente vicino ai nervi spinali.
Cateterismo vescicale
Il cateterismo vescicale è una procedura per svuotare la vescica, ed è fondamentale in diverse situazioni, come la gestione delle urine in pazienti incapaci di urinare autonomamente o per monitorare la diuresi pre-operatoria.
Tipologie di cateteri vescicali
Esistono diverse tipologie di cateteri vescicali, ognuna progettata per rispondere a specifiche esigenze cliniche e situazioni mediche. Questi cateteri variano per materiale, durata dell’uso, modalità di inserimento e configurazione. Conoscere le diverse tipologie di cateteri vescicali è essenziale per selezionare il dispositivo più appropriato per ogni paziente, ottimizzando così l’efficacia del trattamento e riducendo il rischio di complicazioni. Di seguito, esploreremo le principali categorie di cateteri vescicali, evidenziando le loro caratteristiche distintive e le applicazioni cliniche.
Cateteri vescicali uretrali
I cateteri vescicali uretrali sono dispositivi medici utilizzati per drenare l’urina dalla vescica quando il paziente non è in grado di svuotarla in modo naturale. Questi cateteri vengono introdotti attraverso l’uretra fino alla vescica e sono progettati per rimanere in sede per un periodo di tempo determinato. Sono composti da materiali flessibili come silicone o lattice e possono essere temporanei o permanenti, a seconda delle esigenze mediche del paziente.
Cateteri vescicali sovrapubici
I cateteri vescicali sovrapubici sono dispositivi medici utilizzati per il drenaggio dell’urina dalla vescica urinaria quando il normale flusso urinario è compromesso o impossibile. Questi cateteri sono inseriti attraverso un’incisione sopra il pube, anziché attraverso l’uretra come avviene con i cateteri vescicali tradizionali. Questa procedura è spesso preferita in determinate situazioni cliniche in cui l’uso di un catetere uretrale può essere problematico o inefficace.
In base alle caratteristiche dell’estremità iniziale del catetere vescicale si possono distinguere le seguenti tipologie di presidi:
- Catetere Foley: molle e confortevole per il paziente, ha l’estremità dotata di un palloncino gonfiabile (mediante soluzione fisiologica sterile) che ne permette l’ancoraggio e due fori contrapposti e simmetrici tra loro;
- Catetere Nelaton: utilizzato soprattutto nella donna, ha l’estremità iniziale arrotondata e rettilinea, con uno o due fori di drenaggio tra loro contrapposti;
- Catetere Mercier: semirigido, presenta la punta arrotondata dotata di uno o due fori di drenaggio e una curvatura di circa 30°-45° per facilitare l’inserimento del catetere nell’uomo con uretra membranosa o prostatica;
- Catetere Couvelaire: semirigido con estremità a becco di flauto e dotata di due fori laterali, si utilizza in caso di emorragia vescicale o dopo prostatectomia radicale;
- Catetere Tiemann: semirigido, con estremità di forma conica e dall’angolatura di 30°, indicato nei casi di restringimento dell’uretra maschile;
- Catetere Dufour: semirigido e dotato di palloncino di ancoraggio, ha l’estremità iniziale a becco di flauto, con curvatura di 30° e due fori laterali contrapposti; indicato in caso di tamponamento vescicale e relativa ematuria.
Procedura del cateterismo vescicale
Il cateterismo implica l’uso di cateteri vescicali, sottili e flessibili, che, a seconda del tipo, vengono inseriti attraverso l’uretra o un foro sull’addome. L’indicatore del posizionamento corretto è l’immediata fuoriuscita di urina. La seguente procedura è solo a scopo informativo perché è un’azione che deve fare l’infermiere, l’oss è solo di assistenza.
L’infermiere, seguendo le fasi del processo di assistenza, procede all’accertamento infermieristico e valuta:
- scopo e tipologia del cateterismo prescritto dal medico;
- l’eventuale condizione di distensione vescicale;
- eventuali segni e sintomi di infiammazione del meato urinario.
L’infermiere si assicura della presenza di tutto il materiale occorrente all’esecuzione della procedura:
- catetere urinario del tipo e della misura giusta;
- sacca di raccolta urine graduata e a circuito chiuso.
Il kit per il cateterismo è il seguente: telino sterile, telino sterile fenestrato, tamponi sterili, 2 paia di guanti sterili, antisettico, lubrificante, siringa da 10 ml, soluzione fisiologica;
L’infermiere effettua l’igiene delle mani, identifica e garantisce la privacy del paziente. Spiega al paziente con parole adatte al suo livello di comprensione le fasi e l’utilità della manovra che si sta per eseguire affinché egli comprenda pienamente ciò che verrà effettuato e aumenti la sua collaborazione, chiede se ha allergie (in particolare agli anestetici locali) e chiede al paziente di sdraiarsi supino in posizione comoda, e con le gambe divaricate. La posizione supina rilassa la vescica e favorisce l’inserimento del catetere urinario, mentre al contrario, una posizione scomoda crea tensione sull’uretra provocando resistenza durante l’inserimento e dolore, fino a sanguinamento.
L’infermiere, durante la fase di esecuzione della manovra:
- effettua l’igiene dei genitali e dell’area perineale del paziente per ridurre la flora microbica transitoria;
- apre il kit per il cateterismo e indossa il primo paio di guanti sterili;
- prepara il campo sterile sul quale ripone tutto il materiale;
- bagna i batuffoli di cotone con l’antisettico.
Come inserire il catetere vescicale nell’uomo
L’infermiere durante questa fase:
- abbassa il prepuzio e con movimenti circolari decontamina la zona dal meato urinario fin verso lo scroto;
- rimuove il primo paio di guanti sterili;
- apre le confezioni di catetere e sacco di raccolta e li ripone sul campo sterile;
- indossa il secondo paio di guanti sterili;
- collega il catetere alla sacca di raccolta;
- introduce alcuni ml di soluzione fisiologica nel catetere per verificare la funzionalità del palloncino di ancoraggio;
- posiziona il telino sterile fenestrato intorno all’area genitale del paziente;
- lubrifica il catetere con una parte del lubrificante in dotazione;
- introduce in uretra il restante quantitativo di lubrificante mantenendo la sterilità della mano dominante; aspettare qualche minuto per dare il tempo al lubrificante di esprimere l’effetto anestetico
- introduce il catetere mantenendo il pene in posizione perpendicolare rispetto all’addome;
- appena percepisce una resistenza al passaggio del catetere, sposta il pene in posizione orizzontale rispetto all’addome;
- verifica la fuoriuscita di urina nel sacco di raccolta a garanzia del corretto posizionamento in vescica del catetere.
Come inserire il catetere vescicale nella donna
In questa procedura l’infermiere:
- decontamina il meato urinario partendo dall’alto verso il basso e dall’interno verso l’esterno;
- rimuove il primo paio di guanti sterili;
- apre le confezioni di catetere e sacco di raccolta e li ripone sul campo sterile;
- indossa il secondo paio di guanti sterili;
- collega il catetere alla sacca di raccolta;
- introduce alcuni ml di soluzione fisiologica nel catetere per verificare la funzionalità del palloncino di ancoraggio;
- posiziona il telino sterile fenestrato intorno all’area genitale della paziente;
- lubrifica il catetere e lo introduce nel meato urinario;
- verifica la fuoriuscita di urina nel sacco di raccolta a garanzia del corretto posizionamento in vescica del catetere.
Il cateterismo nell’uomo e nella donna
Nella fase prefinale sia per l’uomo che per la donna, l’infermiere:
- riempie il palloncino con l’acqua sterile presente nel kit del cateterismo urinario, rispettando gli ml indicati sul catetere urinario;
- fissa la sacca di raccolta dell’urina a valle rispetto al paziente, senza che essa tocchi il terreno e controllando che il tubo passi sopra la gamba e non abbia inginocchiamenti.
L’infermiere, nella fase successiva all’esecuzione della manovra:
- riveste l’assistito;
- smaltisce i rifiuti;
- effettua l’igiene delle mani;
- registra la procedura effettuata, il tipo e il calibro del catetere posizionato, le caratteristiche dell’urina;
- ripristina il materiale.
La cateterizzazione esterna
Per evitare complicazioni e disagi legati all’incontinenza maschile, è possibile impiegare un catetere esterno, collegato a un sistema di drenaggio. Il catetere esterno per uomini è una guaina sintetica o di gomma semplice che viene posizionata sopra il pene.
La cateterizzazione interna
Questo metodo implica l’introduzione di un tubo flessibile cavo nella vescica attraverso l’uretra. Per le conoscenze e le abilità richieste l’oss non può attuare questa procedura.
Materiali dei cateteri vescicali
I cateteri possono essere realizzati in lattice, poliuretano o silicone, ognuno con caratteristiche specifiche.
Misure dei cateteri e i vari tipi
Il calibro dei cateteri viene valutato in base alla loro circonferenza esterna, utilizzando la scala French o Charrière: maggiore è il numero, più ampia è la larghezza dei cateteri. Le dimensioni comuni includono 14, 16 e 18.
L’ampia gamma di cateteri rappresenta un elemento cruciale nella pratica medica moderna, fornendo soluzioni specifiche per una vasta gamma di esigenze cliniche.
Dall’uso comune dei cateteri vescicali per la gestione delle vie urinarie al più specializzato impiego di cateteri cardiaci per diagnosticare e trattare patologie cardiache, questi dispositivi giocano un ruolo fondamentale nel garantire cure mediche efficaci e mirate.
Tuttavia, è imperativo sottolineare l’importanza di pratiche igieniche rigorose e procedure sterili nell’inserimento e nella gestione dei cateteri, al fine di prevenire complicanze e migliorare l’outcome dei pazienti.
La continua ricerca e sviluppo nel campo dei dispositivi medici mira a perfezionare ulteriormente queste tecnologie, migliorando la sicurezza, la comodità e l’efficacia complessiva dei cateteri, al fine di promuovere una migliore qualità di vita per i pazienti che ne necessitano.