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Taranto, giudice trasforma contratto a tempo indeterminato: la vittoria di una OSS contro la precarietà

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Una sentenza che segna un punto fermo nella tutela dei lavoratori precari. Il Tribunale di Taranto ha accolto il ricorso presentato da un’operatrice socio-sanitaria (OSS), annullando l’ultimo termine del contratto che la legava a una cooperativa e trasformandolo in rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

La lavoratrice era stata assunta con una serie di contratti a termine a partire dal 20 giugno 2022, fino al licenziamento del 14 dicembre 2023. Un percorso fatto di rinnovi continui, ma senza la stabilità necessaria. A difenderla in aula l’avvocato Mario Soggia, che ha contestato la genericità delle motivazioni con cui la cooperativa giustificava il ricorso ai contratti a tempo determinato.

La motivazione del Tribunale

Il giudice del lavoro, dottor Raffaele Ciquera, ha accolto le ragioni della ricorrente, sottolineando che la normativa vigente impone alle aziende di indicare in maniera chiara e puntuale i motivi della sostituzione del personale. Nel caso specifico, la cooperativa aveva fatto riferimento a un “numero indefinito di personale assente”, senza indicazioni concrete su chi dovesse essere sostituito. Una prassi ritenuta irregolare, che ha portato alla trasformazione del contratto.

“Il giudice ha osservato – ha spiegato l’avvocato Soggia – che l’onere di specificazione delle ragioni giustificatrici è fondamentale per garantire la trasparenza del rapporto di lavoro. Poiché la cooperativa non ha rispettato questi principi, il contratto è stato convertito in indeterminato, ponendo fine a una condizione di precarietà che durava da troppo tempo”.

Una decisione dal valore simbolico

Per la lavoratrice si tratta di un risultato che restituisce stabilità professionale e dignità, ma la sentenza assume un valore più ampio. In un settore come quello sociosanitario, segnato da carenze di personale e forte ricorso a contratti temporanei, la decisione del Tribunale rappresenta un precedente importante.

“Questa vittoria – ha aggiunto Soggia – dimostra che non bisogna arrendersi davanti a pratiche lavorative scorrette. È una battaglia di giustizia che riguarda tutti i lavoratori, in particolare quelli impegnati in comparti essenziali per la comunità”.

La pronuncia del Tribunale di Taranto rafforza così il principio secondo cui il lavoro, soprattutto in ambiti delicati come quello dell’assistenza, deve fondarsi su regole certe e trasparenti, capaci di garantire stabilità e sicurezza.

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