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Concorso OSS Campania 2025 rinviato, esplode la protesta: “Un insulto ai candidati”

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Il rinvio del concorso unico regionale per 1.274 operatori socio-sanitari (OSS) non ferma solo le prove scritte, ma alimenta anche una polemica politica sempre più accesa. Dopo la decisione delle ASL di Napoli e Salerno di sospendere gli esami per “criticità tecniche e organizzative”, arrivano le accuse dal fronte istituzionale e dai candidati delusi.

Le critiche

La consigliera regionale indipendente Marì Muscarà parla di “un insulto inaccettabile” nei confronti dei 25mila aspiranti OSS che da mesi studiano e si preparano. “Le commissioni erano già nominate, le sedi pronte, i candidati divisi per gruppi. Che cosa è accaduto improvvisamente al Palapartenope e al Palavesuvio? Questa coincidenza sa di vecchia politica e scambi di voti sulla pelle di chi cerca lavoro e dignità”, dichiara Muscarà.

Molti concorrenti, anche cinquantenni che hanno deciso di rimettersi in gioco, denunciano sui social il sacrificio di mesi di studio andato in fumo. Alcuni parlano di “presa in giro”, altri chiedono chiarezza immediata e nuove date certe.

Il rinvio arriva a poco più di un mese dalle elezioni regionali del 23 e 24 novembre, alimentando sospetti su pressioni politiche e gestione poco trasparente delle procedure. Per la consigliera, “la sanità campana non può diventare terreno di scambi elettorali”.

Al momento, Regione e ASL non hanno fornito ulteriori spiegazioni sulle “criticità organizzative”, né comunicato un nuovo calendario.

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