Due Operatrici Socio-Sanitarie (OSS) sono state brutalmente aggredite questa mattina intorno alle 10:30 nel pronto soccorso dell’ospedale di Ivrea. L’episodio ha scatenato un’ondata di indignazione tra il personale sanitario e i sindacati, che da tempo denunciano l’escalation di violenze nelle strutture sanitarie.
Secondo quanto riferito dal sindacato Nursind, l’aggressione è solo l’ultimo di una serie di episodi preoccupanti. Nei giorni scorsi, un paziente con disturbi psichiatrici ha sfondato un muro del pronto soccorso con un calcio, mentre un’altra paziente ha ribaltato una scrivania, ferendo un’infermiera alla mano.
“Il numero di episodi di aggressione fisica e verbale presso il pronto soccorso di Ivrea è fortemente allarmante”, ha dichiarato Giuseppe Summa, referente del Nursind, sottolineando come la situazione sia particolarmente critica rispetto ad altre realtà sanitarie italiane.
In risposta a questi eventi, l’ASL TO4 ha annunciato l’implementazione di misure di sicurezza rafforzate, tra cui l’introduzione di guardie armate come deterrente contro le aggressioni. Inoltre, la regione Piemonte, attraverso l’assessore alla sanità Federico Riboldi, ha espresso una ferma condanna dell’accaduto e ha ribadito l’impegno a dotare i pronto soccorso di dispositivi elettronici di allerta e sistemi di videosorveglianza proattiva.
Il sindacato Nursind ha richiesto un incontro urgente con il Prefetto per discutere ulteriori misure a tutela del personale sanitario. La situazione a Ivrea evidenzia la necessità di interventi immediati per garantire la sicurezza degli operatori e prevenire ulteriori episodi di violenza.