Il mobbing in ospedale rappresenta un fenomeno preoccupante che può avere conseguenze significative per la salute e il benessere dei lavoratori. Il termine “mobbing” viene dall’inglese “mob” che vuol dire “aggredire”. è un comportamento caratterizzato da una violenza psicologica, ma non solo, che avviene in un ambiente di lavoro attraverso comportamenti aggressivi ripetuti da parte di uno o più colleghi ma anche dal datore di lavoro. Questi comportamenti sfociano in persecuzione, calunnie e critiche verso la vittima. In ambito ospedaliero, questo comportamento può essere particolarmente dannoso a causa dell’alta pressione e delle sfide che i professionisti della salute devono affrontare quotidianamente. Questo articolo si propone di fornire una panoramica sul fenomeno del mobbing, esaminando le sue tipologie principali e offrendo una maggiore consapevolezza su come riconoscerlo e affrontarlo.
Anche io ho subito mobbing e non è stato facile andare a lavoro sapendo che li trovavo un ambiente ostile.
All’inizio ti fanno credere che sei bravissima, ti riempiono di complimenti, vai più volentieri a lavoro e ti svegli con più autostima; tutto d’un tratto, inizi a notare che parlano male di una nuova arrivata, quando non ci sei ti parlano alle spalle, inizi a chiederti se sei tu, passa tempo ed inizi a notare che “la cocca del capo”, la referente, un giorno in una stanza parla a telefono non si fai caso se non pochi giorni dopo arriva il capo e con un atteggiamento altezzoso ti dice che quello che fai non va bene, arriva a sgridarti davanti a tutti, offendendoti e minacciandoti che se la situazione continua cosi sarà costretto a licenziarti, tu gli spieghi quello per cui ti accusano non l’hai commesso; rattristato corri a casa e ripensi a ciò che hai potuto sbagliare e del perché si comportasse così dato che per tantissimo tempo in quel posto hai sempre fatto il massimo, poi ripensi a quelle volte in cui vedevi la “cocca del capo” fare le telefonatine e li inizi a capire qualcosa.
Ci sono diverse tipologie di mobbing che riassumono tutte in quattro fasi:
- Fase di conflitto lieve (litigi quotidiani);
- Fase di conflitto media (litigi quotidiani con calunnie);
- Fase di conflitto medio-grave ( la vittima calunniata, a causa del suo grave stato di salute mentale commette degli errori che compromettono il lavoro. È qui che l’azienda inizia a colpevolizzate la vittima);
- Fase grave (la vittima viene isolata e abusata di potere ed infine indotto a rassegnare le dimissioni).
Tipologie di mobbing
Mobbing verticale
Il mobbing verticale si verifica quando il comportamento aggressivo proviene da figure di autorità, come un superiore o un datore di lavoro. Questa forma di mobbing può includere insulti, umiliazioni pubbliche, discriminazione, isolamento sociale e sabotaggio delle opportunità lavorative. Le vittime di mobbing verticale spesso si trovano in una posizione di dipendenza, rendendo difficile per loro difendersi o trovare sostegno.
Mobbing orizzontale
Il mobbing orizzontale si manifesta tra colleghi sullo stesso livello gerarchico o all’interno di gruppi di lavoro. Le dinamiche di mobbing orizzontale possono includere il boicottaggio delle attività lavorative della vittima, la diffusione di voci dannose, la formazione di alleanze negative e il rifiuto di comunicare o collaborare. Questa forma di mobbing può creare un ambiente ostile e tossico sul posto di lavoro, minando la produttività e la qualità della vita dei dipendenti.
Mobbing misto
Il mobbing misto rappresenta una combinazione di mobbing verticale e orizzontale. In questo caso, la vittima può essere presa di mira sia da superiori che da colleghi, aumentando ulteriormente la pressione e il senso di isolamento. Questa tipologia di mobbing è particolarmente dannosa e può generare un impatto significativo sulla salute mentale e sulla stabilità emotiva dei lavoratori.
Riconoscere il mobbing e agire
Per contrastare il mobbing è fondamentale essere in grado di riconoscerlo precocemente. Alcuni segnali che possono indicare la presenza di mobbing includono:
- Comportamenti ostili e ripetitivi da parte di uno o più individui.
- Isolamento sociale o esclusione dalla vita lavorativa e sociale.
- Riduzione dell’autostima e sensazione di inadeguatezza.
- Disturbi del sonno, ansia e stress eccessivo.
- Diminuzione delle prestazioni lavorative.
Se si sospetta di essere vittime di mobbing, è importante intraprendere azioni adeguate per proteggere la propria salute e il proprio benessere. Ecco alcune misure che si possono adottare:
- Mantenere un diario delle situazioni e degli episodi di mobbing, documentando accuratamente le circostanze, i comportamenti offensivi e le conseguenze sulle prestazioni lavorative e sulla salute.
- Cercare sostegno da colleghi o amici fidati al di fuori del contesto lavorativo. Parlarne con qualcuno di fiducia può offrire un supporto emotivo fondamentale.
- Consultare un professionista qualificato, come uno psicologo specializzato in mobbing, per ottenere supporto psicologico e valutare le possibili strategie per affrontare la situazione.
- Esaminare le politiche aziendali riguardanti il mobbing e segnalare formalmente l’accaduto al reparto delle risorse umane o ai superiori, se possibile.
Rischi da stress lavorativo
Fattori di rischio e prevenzione
È importante comprendere i fattori di rischio che contribuiscono al mobbing in ospedale al fine di adottare misure preventive adeguate. Tra i fattori comuni si annoverano una cultura organizzativa tossica, un ambiente lavorativo ad alta tensione, una scarsa comunicazione e un’inadeguata gestione dei conflitti. Per prevenire il mobbing, è fondamentale promuovere una cultura del rispetto, sviluppare politiche aziendali chiare e trasparenti, offrire programmi di formazione sulla gestione dei conflitti e favorire il sostegno sociale tra i colleghi.
Supporto e intervento
Per coloro che sono vittime di mobbing in ospedale, è essenziale fornire un adeguato supporto e intervento. Gli ospedali dovrebbero creare canali di segnalazione sicuri e confidenziali per denunciare il mobbing. È bene sapere che ci sono diversi articoli che si preoccupano di tutelare il lavoratore e che ci si può appellarsi:
- L’art. 2043 c.c che contiene il principio in base al quale ogni condotta dolora o colposa che cagiona danno obbliga il cagionato a risarcire i danni;
- L’art. 2087 c.c che impone al capo di adottare misure idonee a tutelare l’integrità fisica.
Conclusione
Il mobbing rappresenta un problema serio che può influire negativamente sulla salute e sul benessere dei lavoratori. La consapevolezza delle diverse tipologie di mobbing e delle misure per contrastarlo è essenziale per creare un ambiente di lavoro sano e rispettoso. Ogni individuo ha il diritto di essere trattato con dignità e rispetto sul luogo di lavoro, e la lotta contro il mobbing richiede l’impegno di tutti i membri dell’organizzazione. Siate vigili, riconoscete i segnali e unitevi per porre fine al mobbing.